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Chi è Enrico Merlin?

Enrico Merlin affianca con grande successo da molti anni, all'attività di musicista e compositore, quella di storico della musica del '900. Questi due mondi, che raramente si incontrano nella vita di un artista, danno vita ad una capacità creativa e divulgativa di rara forza espressiva.

Nel ruolo di chitarrista e manipolatore sonoro ha partecipato ad oltre 40 produzioni discografiche (tra cui con Steven Bernstein, Giorgio Gaslini, Michael Manring, Rova Saxophone Quartet, e Markus Stockhausen) e a molti Festival internazionali al fianco di artisti di primo piano (tra cui Luca Aquino, Carla Bley, Mederic Collignon, Garrison Fewell, Paolo Fresu, Mark Baldwin Harris, Lee Konitz, Gianluca Petrella, Gavino Murgia, Enrico Rava, Boris Savoldelli, Maria Schneider, Giovanni Sollima, Elliott Sharp, John Surman, Steve Swallow, Henry Threadgill, Tino Tracanna). E' stato leader di diverse formazioni tra cui Tiger Dixie Band e Funky Football e più recentemente del Merlin UN-Covered Music Project, gruppo selezionato dalla rivista JazzIt per rappresentare il nuovo Jazz italiano alla trasmissione televisiva Webnotte di Repubblica TV/ Radio Capital TV e Molester sMiles. Tra le produzioni discografiche più recenti spiccano il disco in solo «Unframed... Straight Ahead!» (realizzato grazie alla tecnica del crowdfunding), «Pale Blue Dot» (musica di scena per l'omonimo spettacolo teatrale) e il tributo a Frank Sinatra in duo con Francesco Cusa a nome Frank Sinapsi.

Scrive musica per il teatro e per documentari e con Andrea Brunello promuove una forma innovativa di interazione tra musica e parola, definita «Jazz Teatrale»; con lo spettacolo «Il Principio dell'Incertezza (The Principle of Uncertainty)» nel 2013 si è esibito per un mese intero al Fringe Festival di Edimburgo.

Nel 2015 è stato eletto dai lettori della rivista Jazzit tra i 10 migliori chitarristi dell'anno ed ha portato il suo solo anche a Time in Jazz, a Berchidda (due concerti e un seminario con Paolo Angeli) ed è stato scelto per condurre la due giorni invernale «Mediterraneo Digital Project», sempre per Time in Jazz, interagendo con Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Debora Petrina, Gavino Murgia e Alessio Bertallot.

Sul versante musicologico è riconosciuto quale uno dei massimi esperti della musica di Miles Davis e negli anni '90 è stato nominato da Gordon Meltzer (ultimo produttore dell'artista) discografo ufficiale. Dell'artista ha inoltre compilato il catalogo commentato delle opere edite ed inedite, in parte pubblicato in edizioni cartacee e multimediali (tra cui il corredo discografico del DVD «A Different Kind of Blue – Miles Davis at Isle of Wight», Eagle Vision).

È stato ideatore e curatore delle mostre multimediali «I Suoni di Miles Davis» per Veneto Jazz Festival nel 2006, «Miles Davis, tra visibile e invisibile» per Clusone Jazz nel 2009 e «Kind of Miles» per i Teatri di Reggio Emilia nel 2011.

Nel 1996 è stato invitato al convegno annuale dedicato a Miles Davis, tenutosi presso la Washington University di St. Louis, dove ha presentato un'innovativa teoria relativa all'uso di «frasi in codice» come sistema di conduzione non verbale. La trascrizione dell'intervento è stata successivamente assunta quale testo di riferimento nel corso «Music E-145, Electronic Music, History and Aesthetics of Popular Music Since the 1960s» presso la Harvard University Extension School.

Nel settembre del 2009 ha pubblicato per Il Saggiatore il libro «Bitches Brew – Genesi del capolavoro di Miles Davis», scritto in coppia con Veniero Rizzardi; il volume è stato tradotto anche in spagnolo e pubblicato da Global Rhythm.

Nel novembre del 2012, sempre per Il Saggiatore, è uscito «1000 dischi per un secolo. 1900-2000», volume di 960 pagine dedicato alla storia della musica occidentale del XX secolo vista attraverso l'evoluzione del supporto fonografico e i principi innovativi dei linguaggi musicali.

Tiene con regolarità seminari presso scuole di specializzazione musicale e conservatori nazionali.

Nel 2014 entra a far parte del prestigioso corpo docenti dei Seminari di Nuoro Jazz.

Dal 2003 è direttore artistico di NonSoleJazz Festival, ora TrentinoInJazz.


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